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Green pass sì per disco ed eventi sportivi: ancora in bilico il discorso sui ristoranti

Verso il nuovo decreto: ricoveri e terapie intensive conteranno di più nel calcolo delle fasce ma non c'è ancora accordo sulle percentuali.

discoteca

Via libera dei presidenti di Regione all’obbligo di green pass per i luoghi a rischio di assembramento. E mentre sul comportamento da tenere all’interno dei ristoranti non c’è ancora l’accordo, il governo è orientato ad imporre presentare la certificazione verde per spettacoli, viaggi, sport anche in zona bianca. La variante Delta del virus non si arresta e l’Esecutivo, per evitare di chiudere tutto fra un mese, sta ragionando su una soluzione di compromesso. Non più tutto libero insomma e ingressi nei luoghi affollati soltanto a chi risulta immunizzato, oppure guarito, oppure ha effettuato un tampone. Senza escludere che anche nei luoghi di lavoro si possa prevedere il trasferimento o addirittura la sospensione per chi rifiuta di vaccinarsi così come è già previsto per i sanitari: e anche su questa la polemica sgorga.

Il decreto sarà approvato domani per entrare in vigore il 26 luglio scongiurando così il rischio dei cambia di fascia. Con le nuove regole a pesare nelle decisioni sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. si pensa a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici ma le regioni vorrebbero percentuali più alte e oggi si attende una decisione definitiva. Tutti d’accordo invece sull’utilizzo delle certificazioni verdi per grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. Nell’elenco anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Al cinema e al teatro bisognerà presentarlo all’ingresso, ma non sarà indispensabile occupare i posti alternati e le sale potranno essere riempite.

Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Il Green pass deve servire per non richiudere mai più il Paese. È chiaro che dove il Covid non circola, il Green pass è uno strumento pressoché inutile. Ma deve essere altrettanto chiaro che dove il contagio sta aumentando, e purtroppo sta succedendo in quasi tutte le regioni, tra tornare a chiudere e usare il Green pass, questa seconda ipotesi è l’unica possibile. A meno che qualcuno non preferisca le vecchie zone arancioni e rosse con le saracinesche dei locali abbassate per tutti. Il Green pass deve sostituire la chiusura delle attività economiche e sociali ed evitare il lockdown”.

E per tutti coloro che si trasferiranno all’estero per una vacanza? Attenzione perchè le regole non sono affatto uniformi e ad esempio per recarsi in Grecia non basta il Green pass ma bisogna compilare anche il modello PLF, Passenger Locator Form, documento che raccoglie le informazioni di viaggio per essere ‘smistati’ per il controllo tampone all’arrivo e per essere eventualmente rintracciabili successivamente. Idem in Spagna mentre per chi fa le vacanze in Portogallo c’è la Cartão de Localização de Passageiro. Francia, Malta e Finlandia. Sono introdotti gli ingressi con certificazioni verdi da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse le Canarie), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, dal Canada, dal Giappone e dagli Stati Uniti. Chi ha soggiornato o transitato nel Regno Unito nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia deve sottoporsi a tampone nelle 48 ore precedenti l’ingresso, ad isolamento fiduciario per 5 giorni ed effettuare un nuovo tampone al termine dell’isolamento.

L’autodichiarazione cartacea è sostituita dal modulo digitale compilabile al seguente indirizzo: https://app.euplf.eu. Fino al 30 luglio, l’ingresso dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka è consentito ai cittadini italiani residenti in Italia prima del 29 aprile 2021, agli iscritti all’A.I.R.E. e alle persone espressamente autorizzate dal Ministero della Salute.