Zoagli: "No a cani e torso nudo, trionfa la nebbia" - LevanteNews
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Ordinanza

Zoagli: “No a cani e torso nudo, trionfa la nebbia”

municipio zoagli

Da Gian Giacomo Solari e Mirko Mussi, consiglieri comunali in Zoagli

In queste giornate limpide e soleggiate lo spettacolo che offre il nostro paesaggio è qualcosa di emozionante. A questo tripudio di colore, fa da contraltare il grigiore dell’Amministrazione che guida il nostro Comune; un’amministrazione brava a fare il compitino di ragioneria, ma priva di ogni creatività e intraprendenza per rilanciare Zoagli. All’essere succube di Anas e Iren, di cui accetta ogni sciagurata scelta e che addirittura giustifica nei loro imperdonabili ritardi che creano grande disagio ai cittadini, alla mancanza di pianificazione del futuro, con un piano triennale delle opere pubbliche desolatamente vuoto, si aggiunge un atto formale, un’ordinanza assurda che limita la circolazione delle persone e degli amici cani.

Un’ordinanza assurda perché va contro quello che a Zoagli da sempre una piazza accogliente, in diretta connessione con la spiaggia, cosa unica forse in tutta la Riviera di Levante, dove i bagnanti possono salire dalla spiaggia a prendere un gelato o stare al fresco all’ombra delle arcate del ponte. Un luogo spazioso, mai troppo affollato, dove con il semplice accorgimento di utilizzare un pallone di gommapiuma anche i bambini possono giocare nel pieno rispetto del Regolamento di Polizia locale.

Un’ordinanza assurda perché l’utilizzo di un atto formale, di imporlo, denuncia lo scollamento tra un’Amministrazione di burocrati e la vivacità della Piazza nella stagione balneare. Eventuali (fortunatamente rare nel nostro paese) situazioni di degrado potrebbero essere gestite con forme più amichevoli che vadano a costruire un’atmosfera di armonia e non uno stato di polizia.

Un’ordinanza assurda anche proprio dal punto di vista burocratico: il sindaco utilizza gli strumenti dati dalla Legge per le urgenze, per ovviare a contingenti problemi di ordine pubblico, per proteggere i cittadini dai pericoli incombenti, ma non utilizzabili per questioni di questo genere. La disciplina del vivere civile negli spazi pubblici è codificata nel Regolamento di Polizia Locale e le misure contenute nell’ordiananza devono essere inserite in questo Regolamento tramite approvazione del Consiglio comunale: questa Amministrazione è in carica ornai da nove mesi, c’era tutto il tempo per eseguire la procedura, e ciò è una delle molteplici dimostrazioni della sua incapacità a pianificare, ad avere una prospettiva temporale più lunga.

Un’ordinanza assurda perché con l’organico attuale della Polizia locale, ridotto a soli due agenti, è del tutto impossibile farla rispettare e diventerà l’ennesima norma incomprensibile e inapplicabile. A ciò si aggiunga che per quanto riguarda la limitazione della circolazione dei cani vi è già un’ampia giurisprudenza avversa a misure normative del genere. Un’ordinanza assurda perché discrimina un’ampia parte della popolazione, quella dei proprietari di cani, a cui è precluso l’accesso al luogo forse più bello del nostro territorio: sulla base del comportamento scorretto di pochi si castiga ola maggior parte di persone con un amico a quattro zampe.

Mentre in tutta la riviera la vita sta tornando  alla normalità, sebbene lentamente, cautamente, ma con tanta speranza, Zoagli si distingue per un peggioramento delle condizioni di accoglienza: segnaletica obsoleta e malmessa, parcheggi costosi, difficoltà di circolazione sull’Aurelia  a causa dei numerosi semafori che quest’Amministrazione, ribadiamo, incredibilmente, non solo accetta ma addirittura giustifica riprendendo con severità i cittadini che osano lamentarsi. Gli amanti del nostro paese, che superano tutti questi disagi pur di venire a fare il bagno nelle nostre belle spiagge, sono oggi colpiti, proprio perché arrivati all’agognata meta: la sensazione di libertà, di vivere veramente il mare e un borgo accogliente è minata da grigi burocrati che come la caligo che copre il sole fanno piombare Zoagli nella nebbia fredda e lattiginosa.