Rapallo: negozi h24, la replica di un titolare al sindacato - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Lettera al direttore

Commercio

Rapallo: negozi h24, la replica di un titolare al sindacato

Da Claudio Barreca riceviamo e pubblichiamo. (Quello a cui si riferisce non è un articolo, bensì un comunicato sindacale che il giornale ha pubblicato senza commenti, per diritto di cronaca come avviene per la sua replica, estraneo quindi ad ogni eventuale controversia legale)

Buongiorno, oggi ho letto questo articolo sulla vostra testata:

Rapallo: Rocco Costanzo guida la lotta ai negozi h24 – LevanteNews
“A questi distributori si accalcano giovani, anche minorenni, che durante il fine settimana, sopratutto, si riforniscono di birre e alcolici vari, mettendo a rischio la propria salute.
www.levantenews.it

Poichè la mia attività è stata immotivatamente chiamata in causa e la mia immagine danneggiata, mi riservo le opportune azioni legali e chiedo il dovuto diritto di replica, integralmente.

Nell’articolo pubblicato, chi scrive sostiene di essere alla guida della lotta ai negozi automatici. Non mi risulta esserci alcuna lotta in atto, a Rapallo. Anzi, i miei negozi sono ben visti e ben frequentati.

Si lamenta la mancanza di uniformità a livello nazionale riguardo alla vendita degli alcolici. In realtà è assolutamente regolamentata, col decreto Balduzzi (decisamente nazionale!). Vengono venduti con obbligo di inserimento della tessera sanitaria attestante la maggiore età e con l’inibizione alla vendita notturna.

Nel caso dei miei negozi, poi, non ho mai registrato, né mi è stato mai segnalato, alcun problema legato alla vendita degli alcolici e non. Quando per Rapallo girano degli ubriachi, non hanno certo acquistato birra nei miei negozi. Ho visto spesso con i miei occhi alcuni ragazzini ubriachi passarsi delle bottiglie grandi di alcolici che tenevano nello zainetto (probabilmente acquistate al supermercato). Io, fra le altre cose, non vendo birre in formato oltre 0,33 lt.

Si asserisce che nei negozi automatici non vi siano controlli. I miei negozi sono molto più controllati di alcuni bar, davanti ai quali a volte i ragazzi si assembrano. Io, mia moglie e i miei collaboratori, siamo fisicamente presenti più volte al giorno, per 365 giorni all’anno. Ma, soprattutto, ho un controllo costante della videosorveglianza e quando vedo qualcosa che non va intervengo immediatamente con l’interfono.

Quando invece non riesco a cogliere eventuali comportamenti scorretti in diretta, li vedo nelle registrazioni e, aiutato dal fatto che Rapallo è piccola e, soprattutto, che è la mia città, quasi sempre riesco ad individuare e contattare i responsabili.

Si parla di concorrenza sleale. Siamo commercianti anche noi gestori di negozi automatici, vessati dalle tasse come tutti. Noi, fra l’altro, abbiamo anche la rilevazione telematica degli incassi con l’Agenzia delle Entrate. Alle spalle dei nostri negozi ci sono dei padri di famiglia che lottano per sopravvivere agli enormi costi fissi e alla pesante pressione fiscale, come tutti gli altri commercianti. Siamo soggetti agli stessi obblighi sanitari dei bar e ristoranti (HACCP ecc). L’impegno che necessitano i nostri negozi “automatici”, fra pulizie continue, manutenzioni, acquisti, BUROCRAZIA ecc, nessuno lo immagina. Leggere “concorrenza sleale”, come se io fossi un abusivo mi ferisce e mi offende.

La cosa più grave è che si accenna ad episodi preoccupanti legati ai negozi automatici a Rapallo. A cosa ci si riferisce? Possibile che io, che vivo e ho tre negozi automatici a Rapallo non ne sia a conoscenza? Possibile che chi scrive sia a conoscenza di “episodi che lo preoccupano” e non abbia informato il Comune di Rapallo, gli organi preposti alla sicurezza, il sottoscritto, in qualità di titolare dei negozi automatici che tanto lo disturbano, ma abbia però informato la redazione di Levante News?

Aggiungo che in ogni mio negozio è esposto, su tutte le macchine, il mio numero di telefono. Perchè chi vi ha scritto, che scopro solo in questo momento intento a guidare la “lotta contro i negozi automatici”, non mi ha mai contattato per manifestarmi le problematiche che tanto lo preoccupano?

Invito chiunque abbia pregiudizi nei confronti di realtà che non conosce, a conoscerle prima di manifestare giudizi, soprattutto se intende farlo pubblicamente, esponendosi alle opportune conseguenze legali.

Sono inoltre consapevole del fatto che esistano gestori di negozi automatici meno attenti e responsabili di me (non so se sia il caso della realtà citata a Caltanisetta), ma invito, nel caso, a chiamare in causa solo gli interessati e non un’intera categoria, citando per di più, impropriamente e senza alcun motivo reale, la realtà di Rapallo.

Cordiali saluti,

Claudio Barreca

 

Più informazioni