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Lettere/ “Perché Di Capua si scontra con Gozzi?”

Inno a Gozzi
Antonio Gozzi e la moglie (Archivio) - Foto d'Archivio

Da Piermaria G. Travaglia riceviamo e pubblichiamo

Sono frequentatore di Chiavari per vacanza e per gli ottimi ristoranti locali, e mi interesso spesso anche delle situazioni locali (da anni…) e ogni tanto mi sorprendono alcune cose che forse sono “politiche” ma magari non lo sono. Ho recentemente visto un video realizzato dal Sindaco (Marco Di Capua ndr) sulla cosidetta diga Perfigli dove insultava un cittadino ( Antonio Gozzi).

Al di là delle motivazioni della realizzazione del video (che non si sono capite…) ancora meno si capisce il perché di insulti a persone che a quanto risulta (e non solo al sottoscritto), sono delle eccellenze a livello non solo locale ma nazionale.

Non conosco il Gozzi personalmente, ma da anni so chi è e cosa fa per situazioni legate alla mia attività professionale internazionale. Si tratta di un imprenditore italiano molto importante alla testa di un colosso Duferco trasformato da lui da importante trading company internazionale di acciaio in un conglomerato che si occupa anche di energia, di produzione di acciaio, shipping.

Inoltre risulta che stia realizzando a Brescia nella sua acciaieria un importantissimo investimento da quasi 200 milioni di euro con la costruzione di un nuovo laminatoio per travi da costruzione, un investimento che creerà più di 150 nuovi posti di lavoro.

E’ stato per molti anni presidente dei siderurgici italiani e ancora oggi è uomo di punta di Confindustria nazionale. Giovedi scorso ha guidato una delegazione di industriali italiani a una riunione con tre ministri Giorgetti, Cingolani e Patuanelli. (vedi il sole 24 ore del 2 luglio scorso).

Nonostante le sue attività principali non siano esclusivamente in Liguria ha fatto la scelta di vivere nella sua città natale Chiavari dove in questi anni ha fatto cose eccellenti.

Ha portato l’Entella dall’Eccellenza alla serie B. Ha dato vita al primo incubatore italiano di start up sportech dove in pochi anni si sono creati più di 100 posti di lavoro per giovani. Conduce un’azienda agricola in pieno centro cittadino dove produce vino e olio.
Risulta che si interessi di buone cause come quella del Gaslini o della Società Economica dove ha donato in memoria del padre il cosiddetto giardino dei lettori.

Penso che ogni città vorrebbe avere un concittadino come il Gozzi per spingerlo ad investire e a lavorare ancor di più per la comunità.

Se fosse a Milano, il Sindaco sicuramente farebbe progetti di interesse comune con lui e non lo attaccherebbe per inesistenti o futili motivi…

Penso che le eccellenze vadano “sfruttate” per il bene ed interesse comune e che probabilmente un Sindaco attento agli interessi della Città dovrebbe sedersi a fare una chiacchierata con il Gozzi…evitando insulti che non portano a nulla se non a perdite di tempo e a creare solo barriere e muri.

Il buon governo ( e la storia di illustri Statisti- del passato- insegna…) è fatto di partecipazione, coinvolgimento, comprensione e molto dare / poco avere e lungimiranza…