Cosa appare chiaro è che dopo il disastro di Stresa l'”Ufficio speciale trasporti e impianti fissi” (Ustif), emanazione del ministero dei Trasporti, prima di autorizzare la ripartenza di un impianto va con i piedi di piombo. Sfortunatamente quando si è verificata la tragedia a Stresa la funivia di Rapallo stava effettuando lavori programmati da mesi; disastrosa coincidenza il fatto che l’ingegnere Enrico Perocchio era contemporaneamente direttore di esercizio sia dell’impianto di Stresa sia di quello di Rapallo.
Anche dopo la scarcerazione Perocchio non avrebbe potuto autorizzare la partenza della funivia di Rapallo in quanto gli è stato ritirato il patentino che gli consentiva di lavorare con mansioni ispettive. L’amministrazione comunale di Rapallo ha nominato quale direttore d’esercizio un sostituto, Federico Murru, autorizzato dal ministero a dare l’ok alla ripartenza delle cabine. Poi però l’Ustif ha stabilito che sarà anche un suo esperto a verificare l’impianto.
Neppure la Madonna di Montallegro è riuscita a mettere in moto la funivia, unica in Liguria, per le Feste di Luglio a lei dedicate. Ferma per ferma, la giunta comunale ha autorizzato altri lavori per 12.000 euro che, secondo le tabelle ministeriali erano previste nel 2022.