Chiavari: "il bandolo social" con Marco Cambri - LevanteNews
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Chiavari: “il bandolo social” con Marco Cambri

 

Da “il bandolo social”

A chiedervi il commiato dall’avvincente avventura de: “il bandolo social” sarà un artista nostrano che ha la rara capacità di fare poesia in musica, in questa occasione in versione comica… ma sempre superlativa.

Già il fatto che a casa mia quando ero piccolo e adolescente non si buttava via niente e qualsiasi cosa che c’era da fare, prima di chiamare qualcuno si provava a farla noi, la dice lunga su come poi da adulto mi sia sempre interessato qualsiasi tipo di mestiere, ne ho fatti tanti ma al massimo duravano dai 4 ai 5 anni perché appunto mentre ne facevo uno me ne affascinava un altro quindi sono passato da fare il cameriere a fare il pizzaiolo e poi costituire con altri una cooperativa agricola e allevare mucche, conigli, galline.

Dopo appunto 5 anni per questioni economiche ho fatto il vigile urbano per un anno, poi sono entrato in una ditta di impianti telefonici e nel frattempo frequentavo una scuola di teatro organizzata dal teatro dell’Archivolto dove mi è stato proposto di fare il tecnico e non solo!

Accettai e ci rimasi per 5 anni. In quel periodo mi divertivo a scrivere canzoni in dialetto genovese e ispirato da un pezzo di Petrolini intitolato “Fortunello” che sentivo provare da Giorgio Scaramuzzino scrissi “Donatello” che è il mio secondo nome.

Mi dedicai in seguito al ramo edile come muratore, elettricista e idraulico, nel frattempo seguivo un corso di operatore Shiatsu.

Iniziai a fare trattamenti, come si dice nell’ambiente, nel frattempo continuavo a scrivere canzoni sempre in dialetto e pubblicai un disco”Acurpi de pria” e l’anno scorso un secondo “Saera i euggi”.

Il mio primo concerto l’ho fatto al teatro Modena e da allora non ho ancora smesso! Sono passati ventitré anni!

Saluto gli amici del Bandolo che vanno in ferie e ritornano a settembre.

Da venerdì 25 giugno sui nostri canali social.

Buona visione.