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Poste Italiane, a Genova e provincia circa 2000 dipendenti tra personale di staff

Nel 2020 nelle regioni del Nord-Ovest l’Azienda ha generato tramite i suoi fornitori oltre 1 miliardo di Prodotto Interno Lordo

L'A.d. di Poste Italiane Matteo Del Fante.

Oltre 1 miliardo di euro di Prodotto Interno Lordo, 16 mila posti di lavoro e circa 450 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico.

Anche in un anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia, si conferma l’enorme impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) utilizzati da Poste Italiane.

Questi sono i numeri emersi dal terzo Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane che contiene un modello di stima degli impatti economici complessivamente generati dall’Azienda in ogni singolo territorio.
Il Bilancio Integrato 2020 conferma Poste Italiane come un’azienda che grazie al lavoro di circa 125 mila dipendenti riesce a creare valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche grazie al coinvolgimento di una catena di fornitura locale.

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall’attività d’impresa che per l’intero Sistema Paese.

Anche in provincia di Genova l’attività di Poste Italiane, oltre a generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando impatti indiretti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l’Azienda e i suoi fornitori, di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi (generando impatti indotti).

A livello occupazionale, nel genovese Poste Italiane impiega complessivamente circa 2000 dipendenti tra personale di staff, operatori dei 159 uffici postali, di cui 55 nel levante, e portalettere dislocati nei 18 centri di smistamento e di distribuzione presenti sul territorio, di cui 5 nel levante.

Nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, impiegando 21.000 persone e distribuendo redditi per circa 567 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale
A livello nazionale, invece, nel 2020 le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia pari a circa 12,2 miliardi di euro di PIL, coinvolgendo complessivamente circa 191mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,4 miliardi di euro.
E’ importante sottolineare come l’impatto sul sistema paese generato da Poste Italiane derivi anche dalle attività di investimento dirette alle imprese e allo Stato: le prime possono utilizzare le risorse raccolte per poter svolgere le proprie attività di business ed effettuare nuovi investimenti, parallelamente l’investimento in titoli di Stato consente di finanziare la spesa pubblica.

Entrambe le tipologie di investimento rappresentano un forte impulso all’economia del Paese e sono in grado di generare esternalità considerevoli sul tessuto sociale.

Poste Italiane ha da tempo intrapreso un percorso per integrare la sostenibilità nella propria strategia di business, affiancando agli obiettivi finanziari una chiara visione sulle tematiche ambientali, sociali e di governance. L’introduzione dei principi ESG (Environmental, Social and Governance), in particolare, ha permesso a Poste Italiane di raggiungere prestigiosi traguardi nazionali e internazionali nell’ambito della sostenibilità.

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