"Dobbiamo rimboccarci le maniche, una città immobile è senza futuro" - LevanteNews
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“Dobbiamo rimboccarci le maniche, una città immobile è senza futuro”

Carlo Bagnasco: "Mai come in questo momento c'è bisogno di unità nazionale".

2 giugno a Rapallo

Le note dell’Inno di Mameli intonate dal Corpo bandistico “Città di Rapallo” risuonano nel silenzio del giardino di Villa Tigullio. Non c’è pubblico per evitare assembramenti nel rispetto delle normative anti-Covid. E’ comunque un 2 Giugno particolare e molto sentito, quello celebrato questa mattina. Una Festa della Repubblica che, mai come oggi, è segno di speranza e un vero momento di riflessione sul concetto di unità, sul fare fronte comune per affrontare una situazione difficile.

Lo ha sottolineato anche il sindaco Carlo Bagnasco, che ha partecipato alla cerimonia in forma ridotta assieme al vicesindaco Pier Giorgio Brigati. “Mai come in questo momento c’è bisogno di unità nazionale e c’è bisogno che il Paese risponda in maniera energica a livello sanitario ed economico in risposta a quanto i cittadini hanno dovuto affrontare nell’ultimo anno – ha sottolineato il primo cittadino – La Festa della Repubblica ha quindi un significato ancora più speciale e lo ha anche la figura del Presidente della Repubblica, che in questa situazione di grande difficoltà e incertezza è sempre stato un punto di riferimento”.

L’unità d’intenti, per il sindaco rapallese, sarà ancor più necessaria anche a livello locale. “Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche: una città immobile è una città senza futuro – conclude Bagnasco – Spero quindi che questo 2 Giugno sia davvero simbolo di ripartenza”.

Il primo cittadino ha concluso ringraziando il Corpo bandistico, sempre presente nelle occasioni ufficiali e nelle cerimonie più significative, e i cittadini che hanno seguito l’evento in diretta streaming.

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