Recco: il grazie degli allievi alla professoressa Giuffra - LevanteNews
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Cronaca

Recco: il grazie degli allievi alla professoressa Giuffra

Dagli studenti firmatari della presente riceviamo e pubblichiamo (Stamattina l’addio, presenti tantissimi allievi e conoscenti dell’amatissima e stimata professoressa)

Attilia Giuffra, la nostra professoressa di storia e filosofia al Liceo Mazzini di Genova Pegli, non c’è più. Ci ha lasciato una persona speciale, un’anima sensibile che ha dedicato tutta la sua esistenza all’insegnamento, alla scuola, a noi ragazzi.

Le sue interrogazioni a sorpresa, il suo carattere ruvido, i suoi sfoghi improvvisi ci intimorivano. Come era giusto che fosse. Eravamo giovani e spensierati, non avevamo idea delle difficoltà che ci avrebbe riservato la vita adulta. Attilia non ci ha insegnato solo il pensiero di Kant e Hegel, Marx e Nietzsche, la Guerra di successione spagnola, la Rivoluzione francese e il Risorgimento. Fedele al detto di Cicerone secondo cui “Historia Magistra Vitae” (e noi ci aggiungiamo anche la “Philosophia”), per tre anni ci ha educato a farci rosicchiare sempre dal tarlo del dubbio, a non credere alle verità precostituite, a conoscere per giudicare, a rivendicare i nostri diritti senza mai dimenticarci di assolvere ai nostri doveri.

Questa però non è un’agiografia e, se lo fosse, la stessa Attilia ci rimprovererebbe dall’alto con il suo proverbiale sguardo accigliato, la sua fronte aggrottata, il suo viso corrucciato, la sua mente concentrata. Per questo è giusto, anzi, doveroso ricordare la sua indole aspra e le sue reazioni talvolta eccessive a una data o a una citazione riportate male, inaccettabili per noi giovani apoti di vita e di esperienza.

Ma dietro quella patina, sotto quel “velo di Maya” (Schopenhauer, come dimenticarlo?), quella corazza medievale di scorbutica e burbera severità, si nascondeva un sorriso gentile e sincero che si apriva sul suo volto, antico come il suo nome, tutte le volte che ci serviva un consiglio, un supporto, una voce amica.

Attilia, la nostra Attilia, ci ha trasmesso soltanto una piccola parte della sua sterminata cultura, ma prima di tutto ci ha insegnato ad apprezzare l’utilità dello studio e della lettura come strumenti di arricchimento e abbellimento dell’anima.

Ed è questa, senza ombra di dubbio, la sua lezione più importante.

Grazie professoressa, non ti dimenticheremo mai.

I tuoi studenti e le tue studentesse Simone Agrimonti, Carola Blondett, Matteo Boero, Roberto Bordi, Matteo Carloni, Federico Caleo, Gloria D’Alessandro, Pamela Ferrando, Elena Gallotti, Carolina Isnaldi, Enrico Lodi, Andrea Pavese, Maura Pesce, Giacomo Risso, Chiara Trambaiolo, Roberta Traverso, Francesca Vergani, Camilla Vanni, Stefano Zena

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