A distanza di 25 anni dalla morte di Nada Cella trovata agonizzante in via Marsala, la procura trova nuovi elementi per provare a risolvere il caso rimasto senza colpevoli. Lo riporta l’Agenzia Ansa.
Sarebbero alcuni profili di dna femminili e maschili trovati sulla camicetta della donna e sulla sedia dell’ufficio ma anche una impronta papillare.
“Saranno analizzati da speciali strumenti in dotazione alla polizia scientifica che speriamo ci possano permettere di arrivare ad avere un nome del sospettato”, spiega il procuratore capo Francesco Cozzi.
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