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Neirone: il Cai alla riscoperta della Siestri citata da Dante

Dal Cai di Chiavari riceviamo e pubblichiamo

Tempo permettendo, domenica 2 maggio il CAI di Chiavari, presidente Marco Lanata, organizza la prima escursione sul da poco rinnovato Itinerario dei Feudi Fliscani. Meta non sarà Torriglia, dove termina, dopo sedici chilometri, lo storico percorso, ma Siestri, la sperduta e ormai abbandonata località in comune di Neirone, ultimo centro abitato prima del valico, che ha avuto l’onore di essere citata da Dante nel XIX canto del Purgatorio, laddove si dice che “intra Siestri e Chiavari s’adima una fiumana bella”.

L’escursione prenderà il via alle 9,15 da Gattorna, nei pressi della chiesa, e si svolgerà con la guida di Stefano Privitera, cui va il merito di avere dedicato tantissimo tempo, in modo del tutto volontario, al ripristino della transitabilità del percorso, che dopo l’abolizione della Comunità Montana era stato del tutto trascurato fino a diventare impercorribile.

Siestri si trova a 750 metri di quota a poco meno di 8 chilometri da Gattorna. La prima parte del sentiero passa a breve distanza dal Torrente Neirone per giungere ad un vecchio mulino, preceduto da un bel ponticello in pietra, da dove in breve si sale alla chiesa di Neirone, si rasenta il municipio e si attraversa il borgo passando tra case di antica costruzione.

Da qui il sentiero prosegue in un bosco di castagni, carpini e frassini fino ad incontrare un grande ponte ad un solo arco (il ponte delle Ferriere), quindi raggiunge il piccolo gruppo di case di Isola, la cappelletta dei Bassi e il sovrastante omonimo abitato.

Ai Bassi siamo esattamente a sette chilometri dalla partenza. Con altri 850 metri di cammino su sterrato si arriva infine a Siestri. Dal 1953 il paese è stato abbandonato dagli abitanti, che allora erano ancora molto numerosi, essendo andato soggetto, in conseguenza dell’eccezionale nubifragio del 19 settembre di quell’anno, ad un dissesto provocato dall’abbassamento di oltre due metri della paleofrana su cui le case erano state costruite.

L’escursione, che non è da intendersi come l’inaugurazione del percorso, va vista come una partecipazione alle iniziative per celebrare l’Anno di Dante, alle quali Chiavari e la Fontanabuona non intendono mancare.


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