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Cronaca

Covid: i contagi, i decessi, i nuovi poveri e il business

Prima o dopo l’Istat e le altre agenzie che studiano i numeri ci diranno quante sono le persone decedute in seguito al covid e quante (e per quali motivi) sono morte comunque per altre patologie: tumore; cardiopatie; ictus; etc.; etc. Il conteggio più semplice è quello di calcolare i decessi dell’anno precedente e asserire che la percentuale di morti in più registrati quest’anno sono stati vittima del coronavirus. Non è vero perché l’anno precedente c’erano stati i decessi dovuti all’influenza che quest’anno non ci sono, se non in una percentuale minima. Questo è uno dei fattori che complicano i calcoli. Sarebbe anche interessante sapere quanti pazienti sono entrati in ospedale per altre patologie, ad esempio fratture, e si sono contagiati durante la degenza.

Il covid esiste, non sapremo probabilmente mai con certezza da cosa è stato generato il virus. Sappiamo che ha causato migliaia di decessi e di disoccupati e che, contemporaneamente, ha prodotto affari milionari che vanno dalla vendita delle mascherine a quella dei vaccini, unica al momento debole diga contro il contagio.

Le chiusure sembrano essere servite a ben poco. Ci sono i villani che spaccano le fioriere; i teppisti che incendiano i cassonetti; i vandali che rigano le auto. Sono ragazzate? Ci sono quelli che non portano la mascherina o la indossano scorrettamente. Negazionisti? No, possibili untori. Contro questi atteggiamenti occorre essere severi, specie in vista della nuove aperture.