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Sori: 25 Aprile con nella notte la guidano le stelle … per non dimenticare

Da Patrizia Biaghetti, “Il pigiama del gatto”, riceviamo e pubblichiamo

Anche quest’anno celebreremo il 25 aprile “in linea” con nella notte la guidano le stelle …  per non dimenticare.
Collegatevi a questo link potrete ascoltare le letture e leggere importanti documenti http://www.giandeibrughi.it/25-aprile-21.html

Nella notte lo guidano le stelle …
Letture resistenti

Nel 76° anniversario dalla Liberazione, stiamo vivendo un periodo in cui la Resistenza deve essere il compito di noi tutti.
Una resistenza fatta attraverso le parole, l’ascolto e la consapevolezza che da questi ci viene.

In questo momento, dove per la nostra sicurezza siamo ancora costretti ad un distanziamento fisico, dobbiamo liberarci dalle angosce che ci attanagliano, dagli incubi che ci tengono svegli, dalla disperazione che ci coglie nel guardarci attorno, ma soprattutto dobbiamo ricacciare la rassegnazione, combattere per un futuro luminoso, e sta ad ognuno di noi intraprendere questa strada.

Abbiamo un nemico invisibile, la paura ed è per questo che più che mai non dobbiamo dimenticare chi 76 anni fa l’ha combattuta dando la vita per la nostra libertà perché credeva in un cambiamento, creare una comunità libera da imposizioni, nella giustizia e il rispetto della persona valori che il nazi-fascismo aveva calpestato.

Non  vogliamo che questi valori possano essere nuovamente minacciati e non vogliamo dimenticare, perché dimenticare eventi tragici vuol dire concedergli la possibilità di ripetersi, ed è per questo che noi Agitatori Culturali Irrequieti Giandeibrughi celebreremo questo 25 Aprile con le testimonianze, i racconti di questa lotta per la Liberazione e lo faremo con contributi di letture, sul nostro sito potrete ascoltare le parole che abbiamo ritenute importanti per celebrare questa data.

Quest’anno vogliamo dedicare le nostre letture a Lidia Menapace, partigiana, femminista e scrittrice che ci ha lasciato lo scorso dicembre. 
Conoscemmo Lidia Menapace nel 2013, alla manifestazione “Se 89 vi sembran pochi” organizzata anche se in ritardo di un mese, per festeggiare il suo ottantanovesimo compleanno.

Una donna piena di energia, ironia, umorismo, una donna a cui gli anni avevano trasmesso ancor più  vigore, una donna che a tutte le età senti coetanea.

Lidia è resistente, il suo impegno parte con la Resistenza sul campo, pedalando sulla sua bicicletta, per ripristinare i collegamenti che le operazioni nemiche avevano interrotto.

Raggiunge baite e cascine, consegnando messaggi scritti o imparati  a memoria, medicazioni per i feriti, e anche plastico, si perché Lidia è una pacifista, non porta armi che uccidono, ma l’esplosivo che facendo saltare i ponti, interrompendo la ferrovia può evitare l’arrivo di truppe, può salvare la vita a tanti civili.

A guerra finita Lidia pacifista e femminista militante ha continuato a combattere per i diritti delle donne, con il suo impegno politico sul campo, i suoi scritti, lottando contro un’ipocrisia che non ha smesso di perpetrarsi a discapito del genere femminile.

Quell’ipocrisia che produsse censura, come accade alla manifestazione di Milano dopo la Liberazione, dove non si permise alle donne di prendervi parte, adducendo la frase “il popolo non avrebbe capito”.
Ed a Lidia  che ci ha lasciato a dicembre 2020 all’età di 96 anni che vogliamo dedicare i nostri pensieri e le nostre letture di questo 25 Aprile.

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