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Cronaca

Levanto: “Unioni gay, il coraggio di Don Giulio traccia la via”

Dal Partito della Rifondazione Comunista della Spezia riceviamo e pubblichiamo

Era gennaio 2017: Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, finiva sulle cronache nazionali per aver difeso l’amore gay e per aver contestato l’apertura di uno sportello antigender voluto dalla giunta regionale di centrodestra. Forte era stato il sostegno dei fedeli allora, ancora più potente è oggi, quattro anni dopo, quando contesta la negazione della benedizione alle coppie gay da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede rifiutandosi di benedire ulivi e palme .

“I messaggi di tolleranza e inclusione, di così forte impronta cristiana e purtroppo sempre più rari nella società contemporanea, vanno difesi e sostenuti.

Quando si parla di diritti civili non bisogna mai spaventarsi di andare in ‘ direzione ostinata e contraria’ e anche se il percorso da fare può sembrare lungo non bisogna mai perdere fiducia nelle persone e nelle istituzioni: spesso, come nel caso di Don Giulio, i sacerdoti sono più aperti delle gerarchie ecclesiastiche.”

Così Olivia Canzio, esponente di Rifondazione Comunista e vice sindaco del Comune di Levanto

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