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Lavagna: “Officina”, scelte e motivazioni in Consiglio comunale

Da Guido Stefani e Aurora Pittau, consiglieri comunali di “Officina Lavagnese”, riceviamo e pubblichiamo

Come Officina Lavagnese informiamo delle nostre scelte nel Consiglio comunale di ieri ai punti N. 13 (Interventi di mitigazione del rischio idraulico –Entell) e N. 14 (Approvazione Addendum all’accordo convenzionale-Domus S.R.L.) dell’OdG.

Per quanto riguarda il punto N. 13, dopo le dichiarazioni apparse sui media da parte del Sindaco di Lavagna ci aspettavamo una delibera che decidesse di recedere in maniera chiara e decisa dall’accordo di programma del 27/11/2013. Invece in Consiglio viene proposta una sospensione di 180 giorni degli effetti dell’adesione del Comune di Lavagna al suddetto accordo.

Questa sospensiva, sempre secondo la delibera, sarebbe motivata dall’attesa di uno studio, ancora da commissionare e i cui risultati sono, ad oggi, ovviamente ancora sconosciuti.

Osserviamo inoltre che l’amministrazione di Lavagna non prende l’iniziativa di commissionare tale studio, ma sembra sottintendere che lo stesso debba essere deciso e commissionato dalla Città Metropolitana.

Ancora una volta assistiamo al tentativo di scaricare le responsabilità di scelte precise su altri Enti. Riteniamo che questo modo di procedere sia poco rispettoso dei cittadini, e che, continuando a ritardare scelte precise l’unico risultato ottenuto sarà quello di perdere i finanziamenti ad oggi previsti e quindi di non permettere, ancora per chissà quanto tempo, la realizzazione di opere utili per la mitigazione del rischio di esondazione a scapito della sicurezza della città e dei suoi abitanti.

Per tutto ciò Officina Lavagnese ha deciso di non partecipare alla votazione!

Il Punto N. 14 ci riporta ad una triste vicenda, quella della Cooperativa Domus a cui si erano iscritte decine di famiglie lavagnesi e del territorio, interessate ad avere una 1ª casa; una pratica quindi di interesse privato, in cui convergono comunque la valenza sociale e l’interesse pubblico. Quest’ultimo deve sempre restare in equilibrio con gli altri.

Officina Lavagnese è concorde sull’approvazione dell’addendum  alla convenzione e al rinnovo dei termini, nel rispetto ovviamente di quanto permesso dalla legge e di quanto dovuto al Comune di Lavagna  in opere di social housing e di urbanizzazione, realizzate e/o da completare entro le scadenze indicate. 

Da queste opere scaturisce la valenza pubblica  in quanto vengono contemplati, come da convenzione del 2012, parcheggi e giardino pubblico, sala polifunzionale, strada e alloggi in social housing, ed è doveroso che ci sia equilibrio tra interesse privato e interesse pubblico.

E’ anche chiara, in questo caso, la valenza sociale perché ciò consentirà a 27 famiglie del territorio  di uscire da un incubo e di realizzare finalmente il progetto “prima casa”, costato  esageratamente in termini di denaro, tempo, fatica e preoccupazione per tutti i soci.

Il completamento dell’opera porterà ad una riqualificazione dell’intera area perché essa si trova in zona molto frequentata, essendo in prossimità dell’ospedale di Lavagna.

Al contrario, il fallimento di tutta l’operazione porterebbe alla creazione di una zona destinata al degrado urbano e determinerebbe un grande problema per 27 famiglie, senza più casa e senza più mezzi, in un momento come questo così difficile per tutti.

Il Consiglio comunale di Lavagna avrà il merito “politico” di aver contribuito, in osservanza di quanto la legge permette ovviamente,  a risolvere una “brutta storia” che ha determinato molta opacità nella vicenda a causa dell’operato di persone avide e probabilmente poco competenti. A questo proposito Officina Lavagnese auspica che si chiariscano presto le responsabilità della situazione che si è venuta a creare.

Ringraziamo per l’attenzione e per lo spazio!

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