'Santa': "Nautica 2021, sarà un anno di grande lavoro" - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Attualità

‘Santa’: “Nautica 2021, sarà un anno di grande lavoro”

L’estate 2021 per chi lavora nel mondo della nautica sarà un anno da favola. Ne parliamo con Adriano Bena broker di Santa Margherita Ligure.

Quali sono le previsioni per la prossima estate? “Le prenotazioni fioccano e credo che non sia neppure più possibile ormeggiare una lancetta. Già lo scorso anno era emerso che la pandemia spinge le persone a scegliere la barca quale mezzo per isolarsi con la famiglia in mare. Ma indipendentemente dal covid, la nautica piace”.

Pienone a ‘Santa’ o anche negli altri scali del Levante? “La situazione risente solo in parte della chiusura del porto Riva di Rapallo che tuttavia ospiterà un certo numero di imbarcazioni, circa 140, come ha fatto l’anno scorso. ‘Santa’ va benissimo e dopo i lavori alla diga e alla banchina è molto più appetibile; andrà bene anche Chiavari”.

Liguria privilegiata? “Sono arrivato stamattina in traghetto dalla Sardegna. Ad Olbia c’è un porto meraviglioso che in futuro potrà sottrarci clienti. A Livorno, prima di sbarcare ho visto il nuovo porto Benetti con meravigliosi yacht ormeggiati. La nautica va bene ovunque”.

Lavorano anche nei cantieri? “Sono tutti pieni di lavoro e nessuno ne accetta di nuovo in attesa di evadere quello in corso”.

A quando la partenza in mare aperto? “Sono convinto che tra quindici – venti giorni ci sia un allentamento delle misure anticovid. Comunque la barca in mare si può già mettere e solo in zona rossa non ci si può muovere dall’ormeggio. La prossima state il settore sarà in festa”.

Come vede gli altri settori? “Gli stabilimenti balneari, a parte il distanziamento, vanno bene; mi risulta che le prenotazioni vadano bene anche in buoni alberghi. Ad andare male sono i ristoranti. Anche se alcuni si sono industriati ottenendo i permessi per trasformare i propri locali in “mense” per le partite iva. Ho un amico che gestisce un locale a Bogliasco, il Clipper; la sua preoccupazione, oltre la chiusura, era di disperdere lo staff che riesce a tenere proprio avendo ora come clienti le partite Iva”.

Lei insomma è un ottimista. “Spero anche nelle vaccinazioni e nel contenimento del fenomeno”.

Adriano Bena