Da Laura Corsi e Mario Maggi, Gruppo Consiliare 100% Lavagna, riceviamo e pubblichiamo
Cogliamo al volo la “provocazione” di Levante news :
” gestione Porto di Lavagna : una miniera per la città”.
Seguiamo da sempre con la massima attenzione gli sviluppi della questione sia a livello cittadino ( con particolare riferimento ai danni subiti dal Comune a causa dei contenziosi che, mal gestiti da precedenti Amministrazioni politiche, hanno contribuito assai alla disastrosa situazione finanziaria del nostro ente di cui oggi tutti i cittadini pagano – letteralmente- le conseguenze);
sia livello regionale (e l’intervento di Toti attuale e – auspichiamo – futuro Presidente della Liguria ci fa ben sperare),
ma soprattutto a livello nazionale ed europeo.
Il punto oggi sta proprio negli sviluppi della normativa sulle concessioni demaniali. Purtroppo il governo attuale non sembra in grado di distinguere le esigenze dei diversi soggetti (Decreto Legge num 107 del 14/8/2020,, con particolare riferimento a quanto previsto all’art. 100) e lascia spazio a interpretazioni giuridicamente contrastanti. Un conto è la proroga agli stabilimenti balneari (soprattutto quelli di piccole dimensioni, a prevalente conduzione familiare, cui va riservato un trattamento che ne salvaguardi la gestione) un altro sono le grandi concessioni demaniali che devono sottostare alle normative europee che prevedono la priorità assoluta del ruolo degli Enti pubblici competenti .
Avere anche a Lavagna (alla scadenza naturale della concessione) un Porto pubblico come nella vicina Chiavari è , secondo noi – come già fortemente espresso ai cittadini durante la scorsa campagna elettorale – una opportunità per la Città di Lavagna unica e irripetibile.
Siamo ben consapevoli di quanto l’argomento sia soggetto ad ulteriori possibili repliche da parte della U E (apertamente in contrasto con l’attuale decreto) e quindi di ulteriori sviluppi della situazione che garantiamo di monitorare con la massima attenzione :
sempre e solo a favore della città e dei Lavagnesi!
