di Giuseppe Valle
È iniziato molto bene il “Festival della Parola” 2020: pubblico disciplinato e osservante delle regole. Il presentatore Massimo Cotto che sa sollecitare questo pubblico in modo garbato. Sul palco si succedono Helena Molinari, l’ideatrice del festival, Enrica Corsi, direttrice artistica, Gian Luca Ratto, assessore senza il quale non ci sarebbe stato il festival; evocata anche Ilaria Cavo che – in qualità di assessore della Città Metropolitana – ha sovvenzionato lo spettacolo.
A questo punto è stato proiettato il documentario “Io sono Chiavari” del regista Gip barbareschi che successivamente ha commentato brevemente le belle immagini e si è fatto aiutare da Luca Bertuccini – ben noto ai Genovesi – che ha declamato la poesia di Mario Luzi “Bellezza”.
La serata entra nel vivo con l’ingresso di Luigi De Crescenzo, in arte Pacifico, che instaura un simpaticissimo dialogo con il presentatore e coinvolge il pubblico con i suoi maggiori successi, conditi dalle vicende della sua vita personale e artistica.
Pacifico ha composto canzoni per Celentano, Pino Daniele, Fiorella Mannoia…e l’elenco è lunghissimo. Molto tardi si è deciso a cantare, vincendo la sua naturale timidezza.