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Chiavari: gli studenti del Luzzati e i tesori di San Giovanni

Dalla Diocesi di Chiavari riceviamo e pubblichiamo.

I tesori artistici spesso si nascondono proprio “dietro l’angolo”. E’ la scoperta che ha fatto un gruppo di alunni a Chiavari. Stiamo parlando della chiesa di San Giovanni Battista e degli studenti del liceo artistico “Luzzati”. Con un progetto proposto dalla Diocesi, legato all’alternanza “scuola – lavoro”, gli alunni della 3B (corso arti figurative) del liceo chiavarese hanno conosciuto le “perle” dell’edificio religioso che si trova proprio a pochi passi dalla loro scuola. Un’occasione significativa rivolta al loro corso di studi che ha permesso ai giovani di “sperimentare sul campo” quanto appreso sui banchi. Infatti non si sono fermati ad acquisire le notizie storico- artistiche, hanno messo in gioco le loro competenze per preparare uno studio volto a valorizzare la chiesa, mettendo in particolare in luce la preziosità degli altari.

“Gli alunni- commenta Osvaldo Garbarino, architetto, che ha collaborato al progetto per la Diocesi- hanno potuto apprezzare una chiesa il cui valore è poco conosciuto anche a tanti chiavaresi. Per il loro percorso di studi è stato importante raccogliere informazioni storiche sugli altari, conoscere le caratteristiche delle opere d’arte contenute all’interno e sviluppare la loro creatività per far conoscere ad altre persone le informazioni acquisite da loro”. Gli studenti del “Luzzati” hanno deciso di realizzare dei pannelli che, con semplicità e completezza, possano far comprendere ai fedeli e ai turisti le caratteristiche architettoniche degli altari e il valore delle tele. Un particolare intervento è stato dedicato all’altare maggiore e all’altare del crocifisso nero. Una volta completate la stesura di tutte le ultime notizie, nelle prossime settimane, i pannelli verranno collocati direttamente in chiesa. “Per i nostri studenti- commenta Giulia Marseglia, vice preside del “Luzzati”- è stata una preziosa opportunità per migliorare ed arricchire il loro cammino scolastico. E’ una verifica delle loro abilità e delle loro competenze. Il patrimonio artistico locale è notevole e va sempre più conosciuto. Riteniamo indispensabili formare sul territorio delle figure professionali che si possano occupare di questo settore”.

All’interno della chiesa di San Giovanni Battista sono presenti diverse opere significative: l’Assunta di Domenico Piola, la Consegna delle chiavi di Orazio De Ferrari, il Transito di san Giuseppe di Domenico Fiasella. Nel presbiterio sono presenti affreschi di Giovanni Battista Carlone, Il Battista che rimprovera Erode e la Danza di Salomè; l’altare maggiore è opera dello scultore Bartolomeo Bianco, mentre il crocifisso è di Anton Maria Maragliano. I chiavaresi sono molto legati al “Crocifisso Nero”, crocifisso ligneo che proviene dalla chiesa dei Disciplinanti, distrutta dal fuoco nel 1600, dall’incendio si salvò solo il crocifisso che, secondo la tradizione rimase di colore nero dato che fu impossibile ripulirlo. Dopo l’evento venne trasferito nella chiesa di San Giovanni. Il “Cristo nero” fu portato in processione nel 1835 da Antonio Maria Gianelli e a tal gesto fu dalla tradizione popolare collegata la fine della epidemia di colera.

Gli studenti, durante il percorso realizzato da gennaio a maggio, hanno potuto incontrare anche artisti locali (es. pittori, restauratori, scultori) che hanno dialogato con gli studenti cercando di trasmettere loro alcuni segreti del loro lavoro.
Nella stessa classe, due studenti, invece, hanno concentrato la loro attività sulla promozione dell’Abbazia di Borzone in Valle Sturla che conserva una ricchissima storia legata ai monaci di San Colombano.

I progetti di alternanza scuola – lavoro della Diocesi

In totale sono stati un centinaio gli studenti degli ultimi tre anni delle superiori coinvolti nell’anno scolastico che sta finendo nei progetti di “alternanza scuola – lavoro” proposti dalla Diocesi. E‘ il primo anno che la Diocesi propone questo progetto.

Cinque sono stati i percorsi proposti:

Imprenditorialità’: Gli studenti si sono confrontati con il progetto della costruzione di un’impresa (è stato rivolto sia a coloro che avevano un’idea di impresa, sia a coloro ai quali piaceva la prospettiva di diventare imprenditori). Uno stage orientativo per insegnare loro, nella pratica, gli adempimenti propedeutici alla creazione di impresa e il valore legato all’attività.

Sociale: Gli studenti hanno prestato servizio in realtà socioassistenziali. Hanno potuto affiancare gli operatori nel loro normale lavoro di ascolto e assistenza. Es. in strutture del “Villaggio del Ragazzo”.

Artistico: Gli studenti hanno operato direttamente su uno dei beni del vasto patrimonio artistico della Diocesi, avendo come obiettivo la conoscenza della storia, l’arte e il patrimonio antiquario di una determinata Chiesa della Diocesi e le proposte per iniziative promozionali dell’edificio storico.

Educativo: Gli studenti hanno svolto il loro servizio educativo in parrocchia o in Caritas (nell’aiuto allo studio nei “dopo scuola” o nell’ambito dell’animazione in oratorio).

Civile: Gli studenti, con i volontari dell’Azione Cattolica Diocesana, hanno conosciuto l’area faunistica del fiume Entella e hanno presentato al Comune alcune proposte di riqualificazione della zona (soprattutto per il percorso pedonale). Una proposta operativa per sensibilizzare concretamente i giovani alla partecipazione e alle scelte civili.

Commenta don Alberto Gastaldi, direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Chiavari: “La Diocesi di Chiavari, in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale (è stato siglato un protocollo d’intesa tra la Conferenze Episcopale Ligure e l’USR il 27/04/20127), sì è messa a servizio del mondo della scuola offrendo agli studenti, per la prima volta nel corrente anno scolastico, la possibilità di vivere in ambienti di qualità una serie di percorsi di “alternanza scuola-lavoro”. La Chiesa cattolica di Chiavari ritiene che questa possa essere un’occasione per contribuire alla crescita integrale della persona. La Diocesi con la sua pluralità di luoghi ed esperienze nei campi dell’educazione, della cultura, del servizio e della formazione, può offrire una preziosa opportunità alla scuola”.