"Per mare, di Villa in Villa": domani quarto appuntamento - LevanteNews
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“Per mare, di Villa in Villa”: domani quarto appuntamento

Dalla Galleria Nazionale Palazzo Spinola riceviamo e pubblichiamo

Giovedì 31 luglio quarto appuntamento della VIª edizione di “Per mare, di Villa in Villa”. “Passeggiate a mare dal mare. Corso Italia, una Promenade e le sue ville un’ora di navigazione” con Caterina Olcese, Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria.

Partenza da Genova h 18.30 – rientro a Genova h 19.30 c. (€ 15)

Partenza da Camogli h 17.30 – rientro a Camogli h 20.30 (€ 20)

Mini buffet offerto a bordo

E’ indispensabile la prenotazione: tel. 0185 772091 (Società Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso”)

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Torna a guidarci alla scoperta delle emergenze architettoniche navigando a bordo della motonave “Sagittario”, messa a disposizione dalla Società Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso”, la storica dell’arte Caterina Olcese Spingardi che in questa occasione accompagnerà alla scoperta dell’inedita visione del percorso di Corso Italia ricostruendo il momento della scelta urbanistica che ha portato alla realizzazione di questa promenade a mare della città e ritraendo architetti e committenti delle ville che dall’inizio del Novecento diventò di moda farsi costruire lungo il suo tracciato dalla Foce a Boccadasse.

Si tratta di un’edilizia residenziale di altissimo pregio che annovera capolavori di Gino Coppedè, come Villa Canali Gaslini, la Palazzina Profumo e il Castello Turcke; edifici neomedievali, come la Villa San Nazaro (ex Park Hotel) e il Castello Casareto, ma anche i moderni complessi razionalisti progettati da Luigi Carlo Daneri, e l’originale Villa Ollandini, nata sul sito della dimora dell’armatore Raffaele Rubattino e capolavoro del secondo dopoguerra di Robaldo Morozzo della Rocca.

Un’analisi più puntuale condurrà inoltre a scoperte sorprendenti, soffermandosi su meno conosciute o inedite opere di architetti come Mario Labò, Luigi Vietti, Giulio Zappa, Piero Gambacciani.

Non mancheranno cenni ad architetture non più esistenti, che tuttavia segnarono la storia della città nel secolo scorso: dagli allestimenti per le mostre che fino agli anni Trenta si tennero alla Foce, alle imponenti architetture del Lido d’Albaro e di Villa Inga, fino al raffinato arredo urbano della corso Italia di metà anni Trenta. Saranno inoltre possibili sintetici richiami alla scultura: il percorso include infatti due monumenti emblematici, come la statua del Navigatore alla Foce, di Antonio Morera, e il Monumento ai Mille di Quarto, di Eugenio Baroni.