Manifesti elettorali, a Pieve come nel 1948 - LevanteNews
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Manifesti elettorali, a Pieve come nel 1948

A Pieve Ligure (ma anche a Genova, specie in Corso Europa dove l’anomalia appare più evidente)  i manifesti elettorali affissi fuori dagli spazi assegnati, non sono strati né eliminati né coperti. D’accordo che la caserma dei carabinieri non è stata ancora trasferita da Sori a Pieve, ma il mancato rispetto delle regole sembra farci ritornasre al 1948 quando non vi era nessuna normativa e i manifesti si affiggevano ovunque, principalmente su quelli degli avversari politici.

Sarebbe tra l’altro curioso sapere se i candidati, oltre l’affissione dei loro manifesti, pagano anche la rimozine o la copertura; ben sapendo che scatta questo obbligo. Domanda retorica perché in realtà il Comune di Pieve dovrebbe multare i candidati che hanno manifesti affissi fuori degli spazi autorizzati, con multe da 200mila euro e oltre. Ma il governo con un decreto ha firmato una sanatoria per le precedenti elezioni e tutti sperano lo faccia anche per quelle odierne.