Chiavari: la Chiesa e le news sui siti web - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Chiavari: la Chiesa e le news sui siti web

Annuale incontro a Chiavari tra il vescovo Alberto Tanasini ed i giornalisti del Levante per ricordare il loro patrono San Francesco di Sales. In una pastorale rivolta ai sacerdoti, il Pontefice ha trattato dei nuovi media al servizio della Parola. In un passo, il Santo Padre dice: “La diffusa multimedialità e la variegata tastiera di funzioni della medesima comunicazione, possono comportare il rischio di un’utilizzazione dettata principalmente dalla mera esigenza di rendersi presente e di considerare erroneamente il web come uno spazio da occupare”. Da qui è partito l’invito del vescovo ai presenti a commentare queste parole.

 In realtà, come sempre si è verificato nel mondo, sembra emergere una malcelata antica diffidenza contro le nuove tecnologie. C’è chi dice che quella su web è un’informazione solo virtuale e soltanto i media tradizionali possono fornire quella reale o chi, addirittura, sostiene che le comunicazioni web non lasceranno traccia nel futuro e chi, ancora,  afferma che un notiziario via internet è penalizzato dalla fretta. Va da sé che ogni organo di informazione esiste per portare un messaggio, religioso come Telepace; politico come alcuni giornali. Oppure esiste  per mantenere in vita posti di lavoro, grazie anche ai contributi statali; per creare reddito; per coprire vuoti di informazione; per raggiungere, come accade per la nostra testata giornalistica,  anche i lettori all’estero; per ragioni promozionali come nel caso dei candidati alle elezioni. Quanto alla fretta, con gli organico all’osso, riguarda tutti i media.

Don Fausto Brioni sintetizza che importante, in qualsiasi forma di comunicazione è pensare prima di digitare e metterci il cuore . Il vescovo Alberto Tanasini, durante l’omelia nel corso della celebrazione della Messa seguita all’incontro, si chiede se il giornalista deve solo osservare e riferire ciò di cui è testimone o se deve entrare dentro, partecipare e vivere ciò di cui si occupa per meglio riferirne e si dice più favorevole alla seconda ipotesi.