di Consuelo Pallavicini
In barba a coloro che spesso criticano i giovani, ci sono esempi ben riusciti di ragazzi e ragazze che con grande impegno, passione e professionalità coltivano un’arte. E’ il caso di Chiara Bisso, giovane recchese figlia di uno dei titolari del noto ristorante “da ö Vittorio”, che studia canto lirico con ottimi risultati.
Tra le sue numerose esibizioni ve ne sono di particolare prestigio: nel 2005 è solista nella “Petite Messe Solennelle” di Rossini, eseguita a Marsiglia in occasione della settimana della cultura italiana, e replicata nel 2006 a Genova; l’anno successivo debutta nel ruolo di Venere ne “Il ballo delle ingrate” di Monteverdi al Teatro Sociale di Cuneo e a Palazzo Rosso di Genova. E’ solista nello “Stabat Mater” di Pergolesi a Copenaghen e nella “Krönungsmesse KV 317” di Mozart, eseguita nella cattedrale di S. Lorenzo a Genova. Nel 2007 tiene un recital a Mosca, in occasione dei festeggiamenti della città, con musiche di Rossini, Donizetti e Verdi. Nel novembre del 2008 al Teatro della Tosse di Genova, interpreta il ruolo di Flora nel “Ghost café” di Carlo Galante in una produzione del Conservatorio “Paganini”. E poi i concerti tenuti nelle più importanti sale liguri come Palazzo Rosso, l’Auditorium Casa Paganini, l’Auditorium Montale, Villa Durazzo. Nel dicembre del 2008, viene scelta dalla Direzione Artistica del Teatro Carlo Felice di Genova per interpretare il ruolo di Saint Vierge nell’oratorio di Gabriel Piernè “Les Enfants à Bethléem”, presso lo stesso teatro.
<Come molti sanno un’artista è sempre alla ricerca della perfezione e per questo si continua a studiare. Ma non è un sacrificio, anzi una gioia! Mi piace affrontare sia la musica antica, sia il repertorio operistico senza tralasciare la musica contemporanea – spiega Chiara – Ho avuto la fortuna di avere ottimi maestri: ho iniziato nel 2001 sotto la guida del contralto Maria Trabucco presso il Conservatorio “Paganini”, dove parallelamente ho frequentato il corso di composizione nella classe del Maestro Carlo Galante. Poi, nel 2007, ho conosciuto il baritono Roberto Servile con il quale ho iniziato un percorso di approfondimento e studio della tecnica canora e del repertorio lirico. Ultimamente ho frequentato un corso di specializzazione, all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, con il soprano e regista Renata Scotto. Per accedervi ho superato un’audizione alla quale partecipavano cantanti provenienti da tutto il mondo. E’ stata una splendida esperienza, che dovrei ripetere il prossimo anno, anche perché ho avuto consigli sui ruoli che più mi si addicono>.