Pannesi: arriva il vescovo - LevanteNews
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Pannesi: arriva il vescovo

dsc01072 LUMARZO – Tutto pronto a Pannesi per l’arrivo del vescovo di Chiavari monsignor Alberto Tanasini previsto sabato prossimo al santuario Nostra Signora del Bosco. Terminate le opere di restauro all’interno del tempio costate circa 200 mila euro. Il parroco don Piergiorgio Motti può ritenersi soddisfatto per essere riuscito a portare a termine un lavoro determinante al fine di preservare lo storico santuario. Un’impresa non certo facile ottenere i finanziamenti. Indispensabile il contribuito della Fondazione Carige, del comune di Lumarzo e soprattutto la generosità di tanti fedeli. Opere necessarie per porre un freno all’incombere dell’umidità che rischiava di danneggiare definitivamente quanto si trova all’interno del famoso santuario molto caro soprattutto ai genovesi.

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Gli interventi hanno interessato le tre navate con una lunghezza di circa 39 metri presbiterio compreso ed i tre altari di prospetto. Per l’occasione la comunità parrocchiale di Pannesi e Lumarzo hanno organizzato ben tre giorni di festeggiamenti con inizio venerdì. Sabato giornata dedicata all’ arrivo del vescovo, ricevuto dal sindaco Guido Guelfo. Alle ore 10 incontro con i bambini e inaugurazione dei lavori di restauro. Domenica ricordata invece l’apparizione di Nostra Signora del Bosco. Possibile pranzare nell’area pic-nic, immersa nel verde.

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 Il menù prevede: asado con contorno, dolce, caffè e digestivo. Alle ore 16.00 Santa Messa con processione eucaristica nel bosco dove è apparsa la Santa Vergine. Il santuario sorge tra folti castagneti dove, secondo la tradizione, la Santa Vergine Maria apparve al sordomuto Felice Olcese, di Pannesi, mentre stava raccogliendo funghi nel bosco. La Madonna chiese al giovane di farle costruire un tempio in suo onore e memoria, dandogli pure indicazioni sulla sua forma. Il giovane riacquistò all’istante l’udito e la parola. Riconoscente egli promise, secondo il desiderio della Madonna, la costruzione del tempio cui presero parte tutti i paese circonvicini ed in particolare la confraternita dedicata al culto mariano. L’anno di edificazione è ancora oggi controverso, alcuni studiosi sostengono sia opera del XIV°-XV° secolo, mentre altri lo spostano al 1500. Il santuario fu anche luogo di romitaggio, ossia luogo di convegno per laici religiosi dediti alla solitudine contemplative ed alla preghiera. Nel 1756 l’allora parroco Gian Vincenzo Cozzo parla del “miracolo della pioggia”avvenuto l’anno prima durante una processione per l’invocazione della pioggia voluta dagli abitanti di Uscio